VENERDI' SANTO - Processione dei Misteri

Nel 1789 il Re di Napoli Ferdinando IV di Borbone approvò, mediante il Regio Assenso, la fondazione e le regole della  Confraternita dell'Immacolata Concezione di Maria SS.ma. 
Al punto 5 del primitivo Statuto si leggeva: "La sera del Venerdì Santo i confratelli intervengono in congrega previe le dovute licenze e visiteranno processionalmente le chiese di Cerfignano".
Fino al 1889, per un secolo quindi, la Confraternita è stata impegnata nello svolgimento del Pellegrinaggio Penitenziale alla volta delle Chiese della Cittadina allestite per l'occasione con i tradizionali "Sepolcri" (i piatti di semi lasciati germogliare al buio 20 giorni prima della Settimana Santa. 
In quell'anno, il Priore Tiburzio Del Vantisino, donò alla Confraternita le Sacre Immagini dell'Addolorata e del Cristo Morto, trasformando il primitivo "pellegrinaggio penitenziale" in "processione penitenziale" del Venerdì Santo che, secondo ormai consolidata tradizione, continuò a svolgersi la sera del Venerdì Santo.
Le altre statue dei Sacri Misteri sono state solo successivamente aggiunte dalla Confraternita nel 2008 e sono pregevoli opere in cartapesta dello scultore Antonio Papa da Surano (LE).
Terminata l'Azione Liturgica dell'Adorazione della Croce nella Chiesa Parrocchiale, la comunità di Cerfignanosi raduna di fronte al portone chiuso della Chiesa della Confraternita.
All'orario stabilito viene aperto il portone della Chiesa e  sulla soglia appare il confratello "troccolante" che annunzia l'inizio della processione; questi, per tutto il percorso della processione, regge nella mano destra la "troccola" e nella sinistra il bastone del pellegrinaggio.
La "troccola" o "crepitacolo", è composta da una tavola di legno su cui sono installate delle "maniglie" fatte in metallo. Agitando la "troccola", le maniglie metalliche percuotono le "borchie" infisse nel corpo in legno producendo un suono caratteristico; annunciano così per le strade il passaggio della processione ed invitano i fedeli che vi assistono al rispetto, al silenzio e alla preghiera.


Seguono il "gonfalone nero", vessillo della Confraternita, e la "Croce dei Misteri", quindi le statue: "Cristo nell'orto", "Cristo alla colonna", "Ecce Homo", "Cristo carico della Croce", il "Crocifisso" (vedi nota *), "Cristo Morto" nella sua urna luminosa. Al "Cristo Morto" fanno seguito le consorelle (con il loro "stendardo") e i confratelli dell'Immacolata; la processione è chiusa dalla statua della "Addolorata".


La banda musicale, eseguendo le tradizionali marce funebri, conferisce ancor maggiore austerità alla processione che si snoda attraverso le vie illuminate da ciotole di cera poste su entrambi i lati.
La processione termina nella Chiesa Matrice dove il parroco svolge una omelia sulla "Passione di Cristo", alla fine della quale le Sacre Immagini vengono riportate nella Chiesa della Confraternita dove, per tutta la giornata del Sabato Santo, saranno esposte alla venerazione dei fedeli.

* Nota: Il "Crocifisso" non compare nella processione dei Misteri, ma dopo la sosta presso la Chiesa Matrice per la "Predica di Passione", alla ripresa del sacro corteo si accoda tra per il "Cristo carico della croce" ed il "Cristo Morto", per fare rientro nella chiesa confraternale. 

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal sito ufficiale del "Comune di Santa Cesarea Terme"
- Foto tratte dal gruppo facebook "I Riti della Settimana Santa a Cerfignano (LE)"